Vespismo Italiano vol. I n. 2

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Descrizione

Quando è nato lo scooter? Non certo nel secondo dopoguerra con Vespa e Lambretta, anche se questi sono stati i migliori esempi di realizzazione dell’idea. Forse all’inizio del Novecento, con i numerosi tentativi di piccole aziende di Gran Bretagna e Francia, che tuttavia non trovano terreno fertile per la loro affermazione sul mercato dei motocicli. Forse dopo la prima guerra mondiale, quando in molti Paesi europei si cerca di dare una risposta al desiderio di motorizzazione leggera ed economica. Forse negli Stati Uniti, dove si sviluppano idee interessanti ma dai rari sbocchi pratici.

In realtà lo scooter nasce un poco alla volta, ed è il frutto di decine e decine di tentativi mal riusciti, progetti lasciati a metà o abbandonati per mancanza di fondi, e dell’incapacità di superare lo scoglio del disinteresse da parte del mondo della motocicletta “vera”, quella potente e rombante.

Ci vorrà il genio di un inventore abruzzese, talvolta incompreso nelle sue capacità visionarie, a iniziare una stagione di successi che dura ancora oggi. E la caparbietà di un imprenditore genovese disposto a tutto pur di far “passare” nella mentalità dell’epoca il concetto di motomezzo piccolo, funzionale, poco dispendioso, e nonostante tutto questo pure bellissimo.